Il Passero in Italia
Diffuso in tutto il mondo, per motivi naturali o a causa dell'esportazione, il passero è ormai uno degli animali più diffuso e più noto in tutto il mondo, tanto che, ormai, l'uomo, così avvezzo alla sua presenza, quasi non si accorge di questa insolita convivenza.
Forse, questo è dovuto al fatto che il passero sia un coinquilino tranquillo che non crea alcun tipo di disturbo, anzi, nel corso del tempo l'uomo ed il passero si sono rivelati essere utili l'uno a all'altro.
La convivenza con questi splendidi uccellini è iniziata probabilmente con l'invenzione, da parte dell'uomo, della cerealicoltura.
I passeri avrebbero così iniziato a sfruttare l'attività dell'uomo introducendo nella loro dieta nuovi semi che, data appunto l'attività umana, difficilmente scarseggiavano.
Oggi i passerotti si trovano ovunque ed il loro stile di vita si è in qualche modo adattato al nostro in quanto hanno sviluppato comportamenti ed abitudini, talvolta davvero ingegnose e curiose.
Ogni nuova 'scoperta poi' si diffonde rapidamente all'interno del gruppo che lo imita e lo sfrutta al meglio; per esempio, si è riscontrato un curioso ed ingegnoso metodo di 'caccia' agli insetti in un piccolo stormo di Belluno: qui i passeri hanno scoperto che, stando nei paraggi di un autolavaggio, potevano nutrirsi degli insetti incastrati nelle griglie delle auto.
Sul territorio italiano, sono presenti ben quattro specie di passeri: la passera d'Italia, la passera europea, la passera mattugia e quella sarda.
La passera europea, chiamata anche passera domestica o oltremontana, in Italia è presente solo in alcune regioni alpine, ed è facilmente distinguibile grazie ad una macchiolina marrone posta sulla fronte dei maschi.
La passera sarda, presente sulle isole italiane e nelle regioni continentali dell'Italia, si riconosce invece per i colori più scuri e, nei maschi, per la presenza di striature verticali sul petto.
Per quanto riguarda la passera mattugia, presente in tutto il paese, questa si distingue per le evidenti macchie bianche sulle guance e la colorazione del piumaggio è uguale in entrambe i sessi.
La più diffusa su tutto il territorio italiano, comunque, è la passera italiana, facilmente riconoscibile per la testa color nocciola, le guance bianche e la gola ed il petto neri, del maschio, e per i colori più tenui ed uniformi della femmina.
Per questa ricchezza di caratteristiche, così simili a quelle degli altri passeri presenti sul territorio, alcuni ornitologi suppongono che il passero italiano sia un ibrido nato dalla passera europea e da quella sarda, ma la maggioranza degli esperti la ritiene ormai una specie a sé stante.